Strategie per albergatori e proprietari di strutture ricettive e ristorative che vogliono attirare turisti anche se vivono in città disastrate in cui la politica non fa più nulla per loro
Come attirare turisti è la domanda che ristoratori, albergatori, proprietari di stabilimenti balneari e di strutture ricettive in genere si pongono in tutta Italia.
Sempre più città italiane sono infatti in preda alla completa improvvisazione da parte di chi le amministra: strade dissestate, assenza di eventi e di promozione territoriale locale, scarsità degli investimenti in infrastrutture e mancanza di controllo rendono davvero difficile la vita degli imprenditori del turismo.
Chi sopravvive cerca di promuovere privatamente quel che ha, così pubblica sulle proprie pagine stupende immagini di mare caraibico, borghi fioriti, piatti della cucina tradizionale locale, piccoli eventi e offerta turistica in termini di comfort di camere o piscine.
Grazie ai social e alla potenza di Internet, da qualche tempo però gli imprenditori del turismo italiano stanno facendo i conti di una concorrenza su scala mondiale, per cui devono competere con un’offerta altrove spesso ben strutturata e spesso anche più competitiva sul fronte dell’offerta e dei prezzi.
Gli imprenditori italiani devono fare i conti anche con la burocrazia, i costi elevati del personale e il generale basso livello di competenze della maggior parte delle professionalità sfornate da una scuola che non è più quella di una volta. E chi è bravo spesso se ne va all’estero.
Non è facile per gli imprenditori nostrani fronteggiare un mare di carenze su così tanti fronti e riuscire a competere in un mercato sempre più esigente.
Dunque, come attirare turisti senza spendere inutilmente soldi o attendere che sia la politica a fare qualcosa di buono?
Fino alla fine degli anni 90, il problema di come attirare i turisti non si poneva perché arrivavano senza fare alcuno sforzo, l’Italia aveva pochi concorrenti e in generale c’era una voglia diffusa di vacanza!
Dal 2000 però è cambiato tutto: il prezzo è diventato una discriminante importante ed è cresciuta la concorrenza tanto a livello delle destinazioni quanto perché nascono nuove tipologie di servizi turistici (B&B, agriturismi, ecc).
Il potere è passato in mano alle OTA (Online Travel Agency – Agenzia Viaggi Online). E, con l’avvento di Tripadvisor, la battaglia non è più soltanto sul prezzo ma anche sulle opinioni e sulle recensioni dei clienti.
La reputazione è diventata oggi una delle chiavi fondamentali per essere imprenditori di successo. E la reputazione è spesso non solo legata alla singola struttura turistica ma anche a tutto ciò che le sta attorno. Sono in aumento infatti i casi di recensioni che descrivono un posto come poco sicuro, sporco o senza servizi, al di là del prestigio della struttura ricettiva.
Quindi come attirare turisti se bisogna fare i conti con l’abbandono delle Istituzioni, l’assenza di infrastrutture, l’elevata tassazione sui redditi, l’elevata concorrenza basata sui prezzi e la difficoltà ad essere percepiti dal mercato?
Può bastare un bel sito web, sconti su Booking.com, una pagina Facebook gestita bene e un mare caraibico per attrarre turisti e veder crescere la propria azienda?
So che ad esempio che in giro ci sono moltissimi sedicenti operatori di marketing e web agency da strapazzo che propongono gestioni di pagine social, App, Siti web ed altro ancora con la promessa di attirare clienti e turisti, salvo poi non garantirti assolutamente nulla e abbandonarti al tuo destino di imprenditore che c’ha creduto…
Molti imprenditori ci cascano in pieno e fanno investimenti su questi strumenti che solitamente non conducono a nulla. Così molti di loro cadono nello sconforto e pensano che il marketing non serva e che deve essere lo Stato a fare qualcosa…
Purtroppo l’Italia è piena di gente che si è trovata dalla sera alla mattina ad occuparsi di marketing o di politica solo perché non trovava di meglio da fare o perché ha letto qualche libro in giro… Questa gente purtroppo causa danni incalcolabili agli imprenditori che ci cascano, perché ne succhiano le risorse e non gli procurano risultati.
Il sistema “Imprenditori di Successo in 12 mesi” ad esempio invece GARANTISCE per iscritto il raggiungimento dei risultati concordati, aiutando l’imprenditore a fare il proprio mestiere senza perdere tempo e soldi in inutili azioni marketing che non portano da nessuna parte.
Quindi tornando a noi, come attirare turisti prima che sia troppo tardi?
La risposta è solo una e si chiama STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE.
In poche parole, l’unica cosa da fare per attirare turisti (anche se tua città è disastrata e la politica non fa nulla per risollevarne le sorti) è puntare all’UNICITA‘, evitando peraltro di copiare i propri concorrenti con proposte che sono più o meno le stesse.
CHI NON SI DISTINGUE PRIMA O POI SI ESTINGUE, diceva un saggio!
Bisogna smettere di puntare al prezzo, al sito web, alle “emozioni” o alla pagina Facebook/Instagram per acquisire turisti e clienti.
Il turista oggi non desidera semplicemente un prodotto o un servizio, ma un’esperienza!
La Banca d’Italia ha realizzato un’indagine campionaria sul turismo ogni anno, sin dal 1996, basandosi su interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere italiane.
Secondo quanto traspare dai dati, è cresciuto il numero di viaggiatori, i pernottamenti sono invece diminuiti.
I dati più alti si registrano in Svizzera (19.811.000), Francia (9.408.000), Slovenia (7.020.000) e (Austria 6.970.000). Per quanto riguarda gli altri continenti, 2 milioni 721 mila italiani si sono recati in America (di cui 1.416.000 negli Stati Uniti), 2 milioni 497 mila nel continente asiatico (517.000 in Cina), 1 milione 448 mila in Africa (metà più gettonata l’Egitto, con 378.000 viaggiatori) e 196.000 in Oceania.
I turisti conoscono più culture, sono più istruiti, desiderano servizi specifici.
Il fenomeno dei “lastminute” e dei voli low-cost sta soppiantando i lunghi soggiorni.
E’ sempre più turismo mordi e fuggi.
I turisti attuali ricercano sempre di più nella vacanza una forma di evasione dalla vita stressante delle grandi città, per cui sono alla ricerca di emozioni forti e di esperienze uniche.
Non basta più lavorare sulle leve del prezzo, del posizionamento sui motori ricerca e sull’Advertsing in genere per rispondere correttamente alla domanda su come attirare turisti.
Bisogna offrire esperienze nuove, agevolmente e comodamente accessibili, possibilmente in rete con altri operatori turistici nel tentativo di avvolgere queste persone in un’atmosfera rigenerante, rilassante, emozionante.
Immagino che ora ti stanno venendo in mente tante idee, tante proposte, ma non basta lavorare con creatività per ottenere risultati nel medio/lungo termine.
La giusta strategia d’impresa non si improvvisa immaginando semplicemente un mondo nuovo, prodotti e servizi differenzianti o proposte largamente interessanti.
Bisogna studiare il mercato, elaborare dei test e sintetizzare i risultati.
Soprattutto non lasciarti fregare da quei finti operatori di marketing che cercano di indorarti la pillola dicendoti cose del tipo “metti al primo posto l’utente, fallo ridere, emozionalo, informalo”, perché questa è il primo modo per scucirti soldi dal portafogli fintanto che crederai alle sue bazzecole.
Per riuscire in questa impresa, devi smetterla di affidarti ai “tutto fare”, ai realizzatori seriali di locandine, grafiche e siti web all’ultima moda.
Devi smetterla di rivolgerti a quella sottospecie di marketer che ti offrono posizionamenti facili sui motori di ricerca, app all’ultimo grido e pubblicità di vario genere.
Se vuoi diventare un leader nel tuo mercato e vuoi far respirare la polvere ai tuoi concorrenti, devi costruire una strategia insieme a chi TI GARANTISCA UN PRECISO RISULTATO e non ti sbatta in faccia la solita solfa del pubblicitario d’esperienza.
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